Studio di Osteopatia
Fabio Cipolla
CHI SONO
Dott. Fabio Cipolla si occupa di Osteopatia, la preziosa arte di curare con le mani, rivolgendosi principalmente a tutti coloro che desiderano curare in modo sicuro, rapido e indolore le ′disfunzioni somatiche′ presenti nel corpo, che sono origine di vari dolori e causa di compensi che alterano il normale equilibrio della struttura corporea.
La disfunzione somatica viene diagnosticata dall′osteopata che, dopo un accurato esame posturale del paziente in piedi e da seduto, si avvale di un esame palpatorio alla ricerca delle zone di alterata tensione tissutale dove, infine, con dei test di mobilità, viene valutata anche una limitazione della normale escursione di movimento.
L′osteopatia riduce le tensioni e corregge le limitazioni di movimento ridando libertà alla struttura. La struttura governa la funzione e questa sarà ottimale quando la struttura tornerà normale.
Un corretto e normale assetto della struttura corporea garantisce la migliore perfusione ematica, il corretto passaggio dello stimolo nervoso che assicurano, a tutti i livelli, la salute e il benessere del corpo.
Il Dott. Cipolla è iscritto regolarmente al ROI (Registro degli Osteopati Italiano) con tessera n. 1986 e frequenta costantemente corsi di aggiornamento e formazione al fine di garantire ai clienti il massimo della competenza e dell′ efficienza dei servizi offerti.
SERVIZI
Osteopatia strutturale vertebrale
Manipolazioni strutturali in tutte le articolazioni del corpo, in special modo della colonna vertebrale, fondamentali per riequilibrare la postura.
L′obiettivo della manipolazione, universalmente riconosciuta, ′consiste nel ripristinare una massima mobilità del sistema muscolo scheletrico, senza provocare dolore, in un equilibrio posturale′.
Essa è necessaria quando viene diagnosticata la disfunzione somatica, cioè la concomitanza di 3 aspetti:
1) presenza di un asimmetria posizionale;
2) ridotta mobilità;
3) presenza locale di una maggiore tensione dei tessuti.
Quando diviene chiaro, dopo una serie di test, il motivo, la causa del disequilibrio, verranno apportate le correzioni.
C′è da sapere che solo l′osteopata è in grado di ricavare queste informazioni che il corpo dà quando ci sono dei problemi. Non necessariamente sarà presente il dolore pur sussistendo la presenza delle disfunzioni. Esse sono accorgimenti che il corpo attua al fine di garantire le tre leggi fondamentali che governano la struttura:
1 la legge del confort (non dolore);
2 la legge dell′economia;
3 la legge dell′equilibrio.
Quando un qualsiasi evento esterno sopraggiunge ecco che scattano i meccanismi di compenso al fine di non sentire dolore (occultazione degli stimoli nocicettivi). Per fare ciò il cervello si allerta in modo che determinati muscoli (catene muscolari facilitate) si contraggano e accomodino al meglio un nuovo equilibrio. La contrazione non può però essere sostenuta per troppo tempo perché occorre molto dispendio energetico (economia dei mezzi) così, parte delle fibre muscolari si trasforma in connettivo, in modo da mantenere quella lunghezza. Il risultato sarà un nuovo equilibrio ma con sempre meno elasticità che, a sua volta, può peggiorare fino a che l′ultimo compenso non potrà essere adottato: si manifesterà il dolore.
Conoscendo questo meccanismo appare più chiaro e comprensibile che un controllo dall′osteopata vada fatto come prevenzione almeno una volta l′anno. Tutta una serie di fastidi trovano il giusto sollievo senza l′uso di farmaci con l′intervento preciso e causale sulle disfunzioni somatiche.
Metodo Meziérès
Metodo che fornisce al paziente, lavorando sul riequilibrio delle catene mio-fasciali, quegli schemi corporei posturali corretti per il mantenimento del migliore stato di salute.
Utilizzato successivamente al trattamento Osteopatico continua l′opera di riequilibrio e normalizzazione della struttura corporea agendo attraverso due meccanismi d′azione principali sulle zone del corpo indebolite: l′allungamento delle strutture connettivali annesse all′apparato muscolo-scheletrico che si ritrovano retratte ed il potenziamento muscolare, isometrico, dei muscoli ipotonici. Le posture Meziérès evidenziano queste zone e, con l′aiuto del terapista, consentono al paziente di lavorare attivamente sul proprio corpo, dosando la forza e determinandone il risultato giusto per ognuno. A fine trattamento il paziente conoscerà, perché l′ha vissuto, il modo corretto di stare in tutte le situazioni della vita quotidiana, determinando uno stato di salute mantenuto nel tempo. Il metodo Meziérès è molto indicato nei paramorfismi, che sono atteggiamenti posturali viziati, tipico dell′età scolastica ma non solo, conseguenti al sempre più imponente utilizzo dei dispositivi elettronici (smartphone, tablet, cpu, tv, ecc), la mancanza o poco esercizio fisico e un′alimentazione scorretta, che portano ad alterazioni correggibili perché non strutturali (cioè dove le ossa non si sono deformate) come i vari atteggiamenti lordotici, cifotici, scoliotici e il portamento rilassato. E altresì indicato nelle scoliosi idiopatiche che, se prese in tempo, si può ridurre al minimo o arrestarne l′evoluzione anche in sinergia con trattamenti ortopedici in atto quali l′uso del busto, che se da una parte corregge dall′altra rischia di impoverire il tono muscolare paravertebrale, fondamentale per il mantenimento della postura corretta anche dopo il suo svezzamento. Infine negli sportivi perché il corpo, libero da ostacoli, possa dare il 100% limitandone al minimo gli infortuni.
BLT (Bilanciamento delle Tensioni Legamentose)
Tecniche che attaccano maggiormente i disturbi acuti con conseguente alterazione del tono dei muscoli e dei legamenti i quali riducono la normale escursione articolare. Per la loro delicatezza di esecuzione, efficacia e, utilizzato opportunamente quando il caso lo richiede, sono particolarmente indicate sui bambini, anziani e in tutti coloro ai quali non è opportuno eseguire manipolazioni strutturali (ad es. in gravidanza, stati acuti, ecc..).
La tecnica indiretta di bilanciamento delle tensioni legamentose richiede un disimpegno iniziale del tessuto, seguita da un′esagerazione dei vettori della disfunzione somatica, fino al raggiungimento di un punto neutrale di tensione della barriera legamentosa. Questo punto viene mantenuto, mentre le informazioni tensionali e neurologiche sono elaborate fino al raggiungimento del punto di bilanciamento dei fluidi e del rilascio delle tensioni capsulo-legamentose e alla normalizzazione della disfunzione somatica.
Manipolazione Dei Nervi Periferici
Validissimo strumento di cura dei disturbi che colpiscono la normale funzionalità dei nervi. Se facciamo la sezione di un nervo, all′interno abbiamo i cosiddetti nerva nervorum (nervi del nervo), i vasa nervorum (le arterie e le vene del nervo), e c′è un tessuto connettivo che mantiene una pressione positiva. C′è una pressione intra-neurale che per forza è un po′ più forte di ciò che contorna il nervo, e una pressione extra-neurale. Se arriva una compressione dall′esterno verso l′interno ci sarà una scarica a livello dei nerva nervorum, che sono nocicettori (recettori del dolore), e questo ha un ruolo sulle vene, sulle arterie e sui muscoli che sono intorno. Se c′è una pressione troppo forte all′interno del nervo, perché a volte abbiamo retrazioni di questo tessuto connettivo, che è una sorta di fascia, questo ugualmente stimolerà i nocicettori e andrà a creare degli spasmi a livello venoso, arterioso e muscolare o viscerale.
Lo scopo del trattamento è di individuare i nervi in sofferenza, di rilasciare tutte le pressioni anormali attorno e all′interno del nervo, per evitare appunto di avere stimolazioni nocicettive anormali.


Tecniche Cranio-Sacrali e Viscerali
Il Cranio, con tutte le sue componenti cartilaginee e membranose, non si deve considerare un sistema a sè stante. Su di esso convergono le tensioni di origine cervicale ma anche lombo-sacrali visto il legame duramerico (dura madre, cioè il tessuto connettivo denso ed inestensibile che si trova all′interno di tutte le cavità ossee) i quali ci segnalano disturbi sistemici e strutturali.
Le indicazioni al trattamento craniale sono analoghe a quelle che si riscontrano, in generale nella pratica osteopatica, laddove l′alterato allineamento strutturale, associato a una ristretta mobilità articolare e tensione del tessuto legamentoso, crea la possibilità di alterare la cosiddetta ′irrigazione nutritiva′, ossia il flusso arterioso. In ambito craniale ci s′interessa anche dell′alterazione della funzione venosa e, molto importante, di quella del liquido cefalorachidiano.
I test che utilizzano il senso tattile sono raccomandati per determinare i cambiamenti nella fluttuazione liquida.
I traumi diretti sul cranio (cadute, sport da contatto, ecc..), si pensi anche a quelli subiti dal neonato durante la fase di espulsione alla nascita o la mancanza di ritorno elastico delle ossa craniali in un parto cesareo, influenzano negativamente la colonna, oltreché manifestare disturbi legati alla respirazione, alla circolazione del liquido cefalorachidiano, nella perturbazione dei sensi, nelle affezioni dell′occhio, dell′orecchio, del naso e della gola, nei disturbi mentali.
Il trattamento craniale è prezioso per il ripristino dell′interscambio ritmico e bilanciato nei disordini patologici, acuti e cronici, sia sistemici che strutturali.

Anche gli organi o visceri possiedono una loro motilità, cioè un loro movimento intrinseco, aiutati dall′azione del muscolo diaframma e, fra loro, si articolano attraverso membrane sierose, fasce e legamenti. Essi, a causa di patologie e fenomeni infiammatori a cui vanno incontro, possono perdere il loro movimento fisiologico generando, attraverso riflessi viscero-somatici, ripercussioni alla colonna, alle spalle, alle anche. Inversamente, disfunzioni della colonna, per via riflessa somato-viscerale, attraverso il sistema neurovegetativo simpatico e parasimpatico, provocheranno limitazioni viscerali. Tutti i visceri dovrebbero funzionare bene, senza limitazioni, poiché ogni limitazione, fissazione o aderenza a un′altra struttura, non importa quanto piccola, implica un indebolimento dell′organo. La modificazione del movimento che ne consegue, ripetuta migliaia di volte al giorno, può apportare mutamenti significativi sia all′organo stesso che alle strutture collegate.
Con la manipolazione è possibile migliorare la funzione di un organo ristabilendone in una certa misura il movimento caratteristico.
Ricostruendo le vie disfunzionali e le aree metameriche che legano ogni viscere a determinati tratti della colonna e al cranio sarà possibile migliorare la reciproca funzionalità.

Migliorando nel complesso la postura otterremo inoltre un riequilibrio delle pressioni endocavitarie, cioè cranica, toracica, addominale e pelvica riducendo al minimo l′eccessiva compressione sui visceri e su tutto il sistema vascolare.
Osteopatia pediatrica
A cominciare dal parto sappiamo che questo è un atto fisiologico e nel 90-95% dei casi va bene.
Comunque sia esso è un conflitto, un momento di passaggio ad una nuova condizione sperimentata dal nascituro che si affaccia alla vita. Quando tutto va bene il travaglio non è lungo, le rotazioni del feto sono ottimali e si presenterà nel canale del parto si dice col suo occipite in anteriorità sx. Perché ciò avvenga il bacino della madre deve trovarsi in buone condizioni: una buona mobilità sacro-iliaca, senza disfunzioni che possano creare resistenze di qualsivoglia tipo. Certo le ossa del bimbo sono ancora membranose, ci sono le fontanelle che consentono una certa plasticità per compensare le rigidità, ma è pur vero che se il travaglio si protrae a lungo può diventare ancora più dura e le compressioni che si esercitano su di esso diventare consistenti, continue, tali da rimanere dopo che tutto è finito.
Negli anni si possono riscontrare così delle anomalie più o meno accentuate che finiscono per allarmare i genitori ed innescano una serie di controlli. Un neonato deve dormire dalle 18 alle 20 ore, deve essere disteso, dormire bene. Se dorme male, se ha bisogno di poppate continue la sera fino alle tre di notte per poi finalmente crollare, se è irrequieto, ha continue colichette o mette la testa sempre dalla stessa parte e comunque mostra una qualche insofferenza ecco che l′osteopatia, fin dai primi momenti della vita, può essere di valido aiuto. Attraverso delle manovre dolci ma decise in quelle piccole ma importanti resistenze che si manifestano sulle loro tenere ossa si ottiene il rilasciamento con conseguente miglioramento di tutta la fisiologia a capo del sistema e fa si che non si cronicizzino e sfocino in problemi futuri ancora più seri. Peccato che ancora non ci sia una cultura in questo senso che porti ad una maggiore conoscenza di quante cose si possano fare per evitare ad esempio plagiocefalie posizionali (forma della testa non perfetta) e la risoluzione di tutti quei fastidi che mettono in difficoltà spesso una intera famiglia. Le manovre che andremo a fare mirano alla correzione di quelle disfunzioni a carico della colonna e del cranio, strutture che notoriamente proteggono il sistema nervoso e che sono a capo dell′integrità del passaggio dello stimolo nervoso, che deve essere privo di fattori irritanti.
Gravidanza e post partum
L′Osteopatia aiuta la mamma a prepararsi al parto poichè frequentemente, durante la gravidanza, possono insorgere diversi disturbi funzionali e può focalizzarsi anche sugli stati emotivi della futura mamma. Nel caso in cui, per esempio, si è reduci da un trauma pelvico, si possono avere ripercussioni sulla meccanica del parto.
Ma anche senza un trauma vero e proprio dobbiamo considerare che le posture e i movimenti quotidiani costituiscono di per sè dei "micro-traumi" asintomatici continui, visibili allo specchio con delle asimmetrie o percepibili come sensazione di avere un arto inferiore più corto o una deambulazione non equilibrata. A maggior ragione se è presente una sintomatologia dolorosa a carico del rachide. In tal caso bisogna accertarsi che non ci siano disfunzioni sacro-iliache ed eventualmente correggerle.
Con il suo lavoro specifico, l′osteopata assicura la corretta mobilità articolare del bacino e dell′asse vertebrale, che può essere disturbata da traumi che si verificano nel corpo, da disturbi digestivi cronici. Un trauma al coccige, una frattura pelvica o lussazione, conseguenze di un incidente d′auto, una cicatrice di episiotomia o di cesareo, cicatrici all′addome, sono tutti esempi di casi reali che emergono durante l′anamnesi (colloquio iniziale).
I consigli del vostro osteopata durante la gravidanza possono essere molto utili per imparare a usare il vostro corpo correttamente e per alleviare tali possibili problemi, quali:
  • lombalgia (mal di schiena)
  • sciatalgia
  • difficoltà nella respirazione
  • problemi digestivi e bruciori di stomaco
  • difficoltà nel transito intestinale e costipazione
  • dolori alle gambe
  • problemi circolatori agli arti inferiori
  • dolori alla cervicale
  • mal di testa
  • mobilità del sacro
  • reflusso gastroesofageo
  • infezioni del tratto urinario
  • vaginite o dolore durante i rapporti sessuali
Tutte queste disfunzioni possono essere trattate con le normali sessioni di osteopatia durante la gravidanza. Ogni gravidanza è comunque uno stato a sè. In sostanza, l′osteopatia consente un migliore adattamento dell′organismo ai cambiamenti dei tessuti corporei e alle pressioni addominali associate alla gravidanza. L′Osteopatia non costituisce nessun pericolo nè per la mamma nè per il feto ma è un valido aiuto per le sofferenze che si possono incontrare: il trattamento osteopatico non deve essere interpretato come un eccesso di medicalizzazione ma come prevenzione soprattutto se si interviene fin dai primi mesi; inoltre è consigliabile che la madre ed il bambino vengano trattati anche per qualche seduta dopo il parto per un esame strutturale.

Compito dell′osteopata è aiutare ad alleviare le più svariate problematiche che si presentano durante la gravidanza, donando alla futura mamma un benessere e un equilibrio che le permetteranno di vivere questo periodo in maniera serena, anche accompagnandola a un parto il più possibile naturale e privo di complicazioni.
MISSION
L′Osteopatia è una scienza ed un arte di curare manualmente e naturalmente. Per gli addetti ai lavori è una specializzazione (6 anni di studio e di pratica) nell′ambito delle cure al paziente il quale, nelle correzioni delle disfunzioni somatiche, trova un rapido sollievo a tutte quelle patologie che colpiscono la colonna vertebrale e che, con le sue connessioni nervose e vascolari, vanno a interessare gli arti e la sfera cranica. In questo modo si può definire un intervento che, per sopprimere il sintomo, mira alla causa del problema. Spesso ricorre a questa forma di cura chi ha sentito altri aver ricevuto benefici dalla terapia e che su sè stesso ha provato cosa significa avere un corpo più libero, leggero e simmetrico.
In atto, al Governo, si stanno facendo dei passi avanti verso il riconoscimento dell′Osteopatia come professione sanitaria. Attualmente è da considerarsi una medici...
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